Accade, talvolta, che nella mia mente tornino a galla dei pensieri improvvisi, istantanee sepolte chissà dove che, improvvisamente, esplodono e riaffiorano alla superficie dei miei pensieri. Sono fatto così.
Stamane, appena sveglio ed ancora in pigiama, ero drammaticamente impegnato a riscoprire la coordinazione dei miei movimenti e dei miei pensieri. Poi mi sono seduto, in mano una tazzina bianca, bollente, piena di caffè. In quell'istante, improvvisamente ho pensato: "Ma io ho un blog, ecchecazzo". Questo, blog. Allora, spinto dalla voyeuristica voglia di spiare i miei pensieri di qualche tempo fa, sono letteralmente corso su queste pagine. Non si può dire che abbia scritto molto, 10 post in due anni, 5 all'anno. E, curiosamente, praticamente tutti in estate. Non voglio indagare le ragioni profonde di questa mia vena creativa estiva, ma ho comunque il desiderio di assecondarla.
Ho appena riletto il mio ultimo "punto della situazione", quello del 30 agosto 2008. E' stupefacente notare come sembra essere passata una vita da quei momenti, da quelle sensazioni, da quei ricordi. In realtà, sono trascorsi solo una manciata di mesi. E' altrettanto stupefacente notare come, davvero, ogni piccola esperienza in qualche modo ti cambia. Come ogni singolo pensiero che ti passa per la testa, col tempo ti plasma, come una goccia che alla lunga scava nella pietra. "Our life is the creation of our mind", il nostro modo di sentire il mondo dipende dalle nostre esperienze, dalle nostre convinzioni, dalla nostra consapevolezza. Affascinante, spaventoso, potente.
Questo pensiero mi accompagna da anni ormai, ma non cessa di sorprendermi. La vera bellezza è così, sorprende sempre, perché non è mai pienamente posseduta, ed il possesso elimina il fascino, l'attrazione, ed il piacere.
Alla prossima esplosione cromatica,
Francesco
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