giovedì 18 giugno 2009

Citazioni

Mi sono sempre piaciute oltremodo le citazioni. Di film, libri e quant’altro. Di tutto, insomma. Le pillole di saggezza, le massime zen, persino le frasi dei baci perugina. Sono affascinato dalla sinteticità, dalla semplicità, probabilmente mi convinco che si possa riassumere in un pugno di parole chissà quale verità, chissà quale principio ispiratore, comprimendo la complessità fino a ridurla a tramutarsi in pillola, comoda da portare sempre appresso ed assumere ai primi sintomi di necessità.

Eccone due tra le mie preferite, entrambe di Erich Fromm, psicoanalista e sociologo tedesco.

  • “L'incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel che veramente si sente e si pensa, e la conseguente necessità di presentare uno pseudo io agli altri e a se stessi, sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza. Che ne siamo o no coscienti, non c'è nulla di cui ci vergogniamo di più del fatto di non essere noi stessi, e non c'è nulla che ci dia più orgoglio o felicità di pensare, sentire e dire quel che è nostro. Ciò implica che quello che importa è l'attività in quanto tale, il processo e non il risultato”.
    da Fuga dalla libertà di Erich Fromm

  • “L' amore è un potere attivo dell'uomo; un potere che annulla le pareti che lo separano dai suoi simili, che gli fa superare il senso d'isolamento e di separazione, e tuttavia gli permette di essere sé stesso e di conservare la propria integrità. Sembra un paradosso, ma nell'amore due esseri diventano uno, e tuttavia restano due. (...) Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d'amare. (...) Chi ama davvero ama il mondo intero, non soltanto un individuo particolare. (...) L'unico modo per conoscere profondamente un essere è l'atto di amore; questo atto supera il pensiero, supera le parole. È il tuffo ardito nell'esperienza dell'unione”.
    da L'arte di amare di Erich Fromm

Al prossimo sociologo tedesco,
Francesco

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